Breve biografia
Nico Acampora è un incredibile personaggio, uno di quegli uomini capaci di volgere a proprio favore la sorte, trasformando le criticità in risorse. Nato a Napoli nel ‘71, oggi vive a Cernusco sul Naviglio (MI), dove ha iniziato la sua attività professionale come educatore verso l’inizio degli anni Novanta, avviando le attività dei CAG (Centri di Aggregazione giovanili) e delle politiche sociali di Cernusco e della Martesana. Esperto di progettazione sociale, ha coordinato numeri progetti, collaborando con diverse Istituzioni fra cui l’ASL, la Città Metropolitana, la Regione Lombardia, molteplici soggetti del Terzo Settore, Amministrazioni Comunali ed Istituti scolastici.
La disabilità entra nella sua vita nel 2010, quando al secondogenito Leo, allora di 2 anni, viene diagnosticato l’autismo: per Nico un vero colpo, dal quale, tuttavia, si rialza presto. E poi l’idea della vita, quando Nico vede Leo mettere le mani nell’impasto e poi stendere il pomodoro su una pizza da preparare per amici di famiglia. Durante una notte insonne, Nico immagina che quella attività possa essere svolta da altri ragazzi autistici per metterli in gioco in un lavoro vero.
Il progetto PizzAut
Prende così forma il progetto Pizzaut (www.pizzaut.it). Depositato presso la Camera di Commercio, con il suo logo e il pay-off “nutriamo l’inclusione”, il progetto diventa operativo nel 2017, quando nasce il primo ristorante gestito da giovani autistici. L’inizio si avvia in sordina, con un pizzaiolo d’esperienza che insegna il mestiere ai ragazzi. Poi viene coinvolto un responsabile di sala, che spiega loro come portare i vassoi e come servire la pizza: la partecipazione al programma “Tu sì que vales” porta Acampora, il suo progetto e i giovani coinvolti agli onori della ribalta e consente alla brigata di PizzAut di essere accolta in numerosi ristoranti nei quali maturare la necessaria esperienza per partire.
Ma il lockdown blocca l’imminente apertura della pizzeria: il gruppo, tuttavia, non si scoraggia e, grazie a un camion, inventa il food truck più inclusivo che esista. Finalmente giunge il momento in cui si apre la pizzeria a Cassina dè Pecchi, appena fuori Milano: all’inizio ogni ragazzo è accompagnato al tavolo da un educatore, ma dopo un po’ non è più necessario, perché i camerieri diventano quasi totalmente autonomi.
Anche i genitori notano sensibili miglioramenti nei loro figli e lo sviluppo di una serie di capacità, del tutto inaspettate, soprattutto comunicative e relazionali. Acampora sottolinea che la pizzeria non è un’attività terapeutica, ma che il lavoro è capace di compiere miracoli.
Pizzaut oggi non è solo un ristorante dove si mangia un’ottima pizza, ma è uno straordinario esempio di inclusione, frequentato da VIP e da scolaresche, che vanno a mangiare in orario scolastico per imparare lezioni di vita vera.
Assessore dal 2017 al 2022 della prima Giunta Zacchetti (con le deleghe a Educazione, Formazione e Cittadinanza Attiva, Servizi scolastici ed educativi, Asili Nido, Trasporti pubblici e scolastici, Genitorialità, Formazione professionale, Alternanza scuola-lavoro, Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze, Progetto Servizi Civile Universale, Cittadinanza Attiva e Partecipazione, Uffici Progetti e Risorse, Politiche Giovanili), Acampora è stato insignito dell’Ambrogino d’Oro nel 2021 per il suo impegno nell’ambito sociale, e in particolare per le persone autistiche, mentre, dopo aver già cucinato al ristorante del Senato e in piazza Montecitorio per i parlamentari, nell’aprile del 2022, in occasione della giornata per la consapevolezza sull’autismo, insieme ai suoi ragazzi e alle loro famiglie è stato ricevuto in udienza privata dal Papa in Vaticano.
Nel dicembre dello stesso anno è stato nominato da Mattarella Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica, una delle onorificenza più prestigiose del nostro Paese. La notizia è rimbalzata sui media ed è stata accolta con migliaia di complimenti sui social, dove Acampora e PizzAut hanno oltre 175.000 follower, che seguono con affetto questa favola bella divenuta realtà: l’unico ristorante in Europa completamente gestito da ragazzi autistici.