Emilia-Romagna: eccellenze agroalimentari alla seconda edizione della ‘Settimana della cucina italiana nel mondo‘ . Missione: conquistare la Cina
L’Emilia-Romagna dal 20 al 26 novembre 2017 parteciperà alla seconda edizione della ‘Settimana della cucina italiana nel mondo‘ con lo scopo di consolidare l’agroalimentare della Regione nel mercato cinese. La kermesse promossa dal governo italiano che quest’anno si terrà in Cina, guiderà una delegazione di imprese e di partner istituzionali (enti pubblici, Consorzi di tutela prodotti Dop e Igp, società fieristiche e di sviluppo del territorio di imprese del settore).
Questo sia per cercare nuove opportunità economiche e di sviluppo nel grande Paese asiatico, consolidare alleanze nei processi di innovazione e sviluppare relazioni politico-commerciali, sia per confrontarsi sui temi della sicurezza alimentare, la tutela dei prodotti di origine controllata e modelli di sviluppo sostenibili legati ai cicli produttivi dell’agrifood.
Gli obiettivi e il programma di massima dell’iniziativa sono state illustrati, a Bologna, in un incontro nell’Aula Magna della Regione, al quale hanno partecipato numerosi imprenditori interessati a partecipare alla missione, presenti il presidente della giunta regionale, Stefano Bonaccini, gli assessori regionali all’Agricoltura, Simona Caselli, e all’Università e Ricerca, Patrizio Bianchi, rappresentanti dei ministeri Affari esteri, Politiche agricole e Università e ricerca e degli organismi coinvolti nella missione: fra gli altri, Ice, Unioncamere Emilia-Romagna, Fondazione Italia-Cina Fiere Macfrut e Cibus, Fico e Aster.
“Quello cinese è un mercato gigantesco e in crescita, fondamentale per quell’internazionalizzazione delle imprese che rappresenta una leva fondamentale per la crescita e sulla quale come Regione stiamo puntando con forza”, ha affermato il presidente Bonaccini.
“In termini di ricerca e innovazione – ha spiegato – stiamo creando sempre di più le condizioni perché le nostre aziende si aprano ai mercati internazionali e la missione in Cina, dopo quella che realizzammo lo scorso anno a New York, dove le nostre eccellenze agroalimentari conquistarono la scena, è un’altra opportunità che mettiamo in campo. Altrettanto importante sarà per noi discutere di come tutelare i nostri prodotti e di sicurezza alimentare, anche in ambito World food forum”.
“Infine, la missione ci offre la possibilità di rafforzare, sui temi proprio della ricerca e dello sviluppo, e non solo con riferimento al campo agroalimentare, l’intesa che siglai nel 2015 con Provincia del Guangdong, player globale e motore dell’economia cinese, che assieme alla California negli Stati Uniti e al Gauteng in Sudafrica rappresenta il gruppo delle Regioni partner a livello internazionale con cui l’Emilia-Romagna intende affrontare le sfide globali”, ha ricordato.
La Cina – è stato ribadito durante l’incontro – è un mercato di crescente interesse per le imprese emiliano-romagnole, con un export aumentato dell’8% nel primo trimestre 2017. In particolare, si registra una crescente domanda di cibi sicuri e la recente riduzione dei dazi sui prodotti di alta qualità, primo tra tutti il vino, ha aperto enormi spazi commerciali soprattutto per le specialità alimentari a marchio Dop e Igp, di cui l’Emilia-Romagna è leader indiscusso a livello europeo e mondiale.
Basti ricordare che, grazie a un recente accordo tra Unione europea e Cina, 100 Dop e Igp europee godranno del pieno riconoscimento e tutela in Cina. Di queste prodotti, quattro sono emiliano-romagnoli: Prosciutto di Parma Dop, Parmigiano Reggiano Dop, Aceto Balsamico di Modena Igp e Grana Padano Dop. Molto alto anche l’interesse degli operatori cinesi per i macchinari e le tecnologie avanzate per la lavorazione delle materie prime agricole e per la sicurezza alimentare.
“La nostra è una agricoltura di qualità, così come l’intero comparto del food emiliano-romagnolo, settori che con le loro eccellenze hanno la possibilità di consolidarsi anche in Cina. Per noi rimangono centrali i temi dell’innovazione e di uno sviluppo più equo, legato alla tutela ambientale e all’esigenza di nutrire tutte le popolazioni”, ha detto l’assessore Caselli.
“Argomenti che saranno al centro del confronto – ha anticipato – della sessione Asia del World food research and innovation forum, il progetto internazionale di dialogo e confronto sui temi della ricerca, della sostenibilità e della sicurezza nel settore agroalimentare che come Regione Emilia-Romagna abbiamo lanciato in occasione dell’Expo di Milano. Una piattaforma aperta che a novembre porterà la discussione in Cina, un fatto di grande rilievo e importanza”.
“Dopo l’evento di lancio a Expo nel 2015 e l’incontro organizzato a Parma nel 2016 – ha sottolineato l’assessore Bianchi – l’edizione asiatica del World Food Research & Innovation Forum è un’occasione importante per ampliare il network internazionale del progetto e rafforzare le relazioni tra le nostre università e quelle cinesi sul tema della sicurezza alimentare, elemento strategico di diplomazia economica con il grande Paese asiatico”.
“Obiettivo è consolidare un rapporto da tempo focalizzato sui temi della formazione e della ricerca, promuovendo una maggiore integrazione – ha rimarcato – tra sistemi universitari, imprese e istituzioni e valorizzando il ruolo che l’Emilia-Romagna gioca in Italia e nel mondo in ambito agroalimentare grazie allo spessore e alla qualità della sua comunità di ricerca, formazione e produzione”.
Di qui l’importanza della missione in terra cinese, che ruoterà intorno a quattro assi fondamentali: la partecipazione alle attività promozionali e di valorizzazione del food&wine di qualità nell’ambito della ‘Settimana della cucina italiana nel mondo’ (a Shanghai, 22-23 novembre); l’organizzazione della sessione Asia del World Food Research&Innovation Forum (Guangzhou, 20 novembre), anche per rafforzare l’intesa siglata nel 2015 con la Provincia del Guandong proprio sui temi della ricerca e dell’innovazione e della food safety del settore agroalimentare; la promozione del sistema fieristico regionale grazie allo svolgimento in contemporanea di Macfrut Attraction China, sempre a Shanghai, e la presentazione delle edizioni 2018 di Mac Fruit Rimini e Cibus Parma.
Infine, in agenda ci sono una fitta serie di incontri istituzionali a più livelli per far avanzare i negoziati avviati dalla Ue e dal governo italiano con le autorità locali per sbloccare alcuni dossier che stanno particolarmente a cuore alle imprese regionali come ad esempio la rimozione delle restrizioni normative per le carni suine, l’abbattimento delle barriere fitosanitarie per mele e pere e l’opportunità di rafforzare la protezione giuridica in terra cinese dei prodotti a denominazione d’origine.
fonte: Adnkronos