Oltre mezzo secolo d’arte e di cultura
Nato a Trieste nel 1923, Lelio Luttazzi è stato musicista, direttore d’orchestra, pianista, amante del jazz, scrittore e tanto altro: un artista grande ed eclettico che si è affermato per oltre 50 anni in Italia nei diversi campi dello spettacolo e della cultura.
Inizia la sua carriera come autore e direttore d’orchestra alla radio, componendo per diverse e importanti commedie musicali; poi presenta programmi di grande successo, come “Motivo in maschera” e “Hit Parade”.
Ma è soprattutto la televisione a dargli celebrità. Chi ha una certa età non può non ricordare trasmissioni come Doppia Coppia con Sylvie Vartan, Studio Uno con Mina, Giardino d’inverno con le Kessler, Il paroliere questo sconosciuto con Raffaella Carrà, Ieri e Oggi, Teatro 10, Giochiamo agli anni ’30, Una serie di puntate al pianoforte suonando musiche da film, Un Due Tre, La Trottola, Strettamente musicale, Solo contro tutti, Sentimentale, Arrivano i nostri, Biblioteca di Studio Uno, Girotondo show, Galà della canzone, Vengo anch’io, I parolieri, Musica da sera, Cipria, Festa di compleanno.
Nel 1975 conosce a Roma Rossana, che sposa nel 1979. Resteranno accanto per 35 anni indimenticabili.
Tra i tantissimi premi ricevuti quello certamente più amato è stato nel 1991 il “San Giusto d’Oro”, il prestigioso riconoscimento dei cronisti giuliani.
Nel 2008, dopo 60 anni trascorsi tra Torino, Milano e Roma, Lelio Luttazzi torna nella sua amatissima Trieste, dove, nel 2010, viene a mancare all’età di 87 anni.
Un artista a tutto tondo
Musicista autodidatta, Lelio Luttazzi ebbe sempre un rapporto antiaccademico con la musica; ciononostante ne sviluppò una profonda conoscenza, con risultati di altissimo livello nel campo della composizione, dell’arrangiamento e dell’orchestrazione. A caratterizzarne la vena creativa e comunicativa il proverbiale senso dell’umorismo e l’anima swing. Fin dall’adolescenza un grande amore per Louis Armstrong e per i grandi autori americani da Gershwin a Porter, da Kern a Carmichael. Ma, primo fra tutti, veniva il suo inconfondibile e personalissimo jazz. Di questo genere musicale è stato pioniere in Italia e sicuramente il primo musicista ad utilizzarlo nelle produzioni cinematografiche.
Lelio Luttazzi tra musica e cinema
Anche il grande schermo ha visto Luttazzi come protagonista sia nella veste di attore – in particolare, va ricordata la sua interpretazione ne “L’avventura” di Antonioni – che, soprattutto, di compositore. Ha scritto, inoltre, la musica di molte commedie musicali (per Macario, Dapporto, Tognazzi, Vianello, Elena Giusti). Il suo stile compositivo e la grande conoscenza del linguaggio e dell’estetica musicale hanno accompagnato nelle colonne sonore il cambiamento dei costumi e del linguaggio stesso degli italiani che le produzioni cinematografiche proponevano (ricordiamo i film: Risate di gioia, Le bellissime gambe di Sabrina, Souvenir d’Italie, Totò, Peppino e la malafemmina, Totò lascia o raddoppia, Promesse di marinaio, Sua altezza ha detto no, Peppino, le modelle e chella llà, La presidentessa, Di che segno sei, Bluff, Venezia, la luna e tu). Nel campo della composizione ha spaziato in vari tipi di orchestrazione, da quella classica a quella “americana”, creando dei veri e propri “temi musicali”, parte inestricabile del nostro “sentire italiano”.
Un intellettuale fuori campo
Amante anche della letteratura, scrittore lui stesso di romanzi, racconti, sceneggiature, Lelio Luttazzi è stato un autentico “.. intellettuale fuori campo anziché drogato di riflettori”, capace di indagare l’Italia “..che è stata e sarà con quella disincantata, struggente ironia di cui, più che mai, sentiamo la mancanza”, come ha scritto di lui Piera Detassis.
La Fondazione Lelio Luttazzi ed Eccellenze Italiane
Come progetto di storytailoring, Eccellenze Italiane riconosce e premia il valore della testimonianza e della memoria non solo in relazione al mondo imprenditoriale e produttivo, ma anche nei confronti di quello dello spettacolo e più, in generale, di quello artistico e culturale, che concorrono alla promozione di quei valori di ingegno, passione e creatività che hanno fatto e fanno grande l’Italia nel mondo.
Per questo motivo Eccellenze Italiane ha scelto la Fondazione Lelio Luttazzi come membro del proprio comitato scientifico perché l’opera e la vita dell’artista triestino indicano in modo limpido ed esemplare una carriera che ha percorso la storia della musica, della televisione, del cinema e della letteratura in Italia dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri.