La storia
Posta lungo la costa sud-orientale della Sicilia, Siracusa, città dalla storia millenaria, una delle più importanti in assoluto della civiltà mediterranea, fu fondata da genti greche provenienti da Corinto nel 734 a. C. Tutta l’area su cui sorse la città era abitata sin dal Neolitico, come dimostra, ad esempio, anche la necropoli di Pantàlica, nella quale sono state rinvenute oltre 5000 tombe scavate nella roccia e risalenti al periodo tra il XIII e il VII secolo a.C.
I coloni greci approdarono a Ortigia, la piccola isola che oggi costituisce il centro storico della città, scacciando i Siculi che lì risiedevano. Piccolo lembo di roccia che occupa un chilometro quadrato, Ortigia è come uno scoglio lambito dal mare, collegato alla terraferma da due ponti. Ricca di acque e di sorgenti, tra cui la leggendaria fonte Aretùsa, Ortigia, come il resto della città, è caratterizzata da numerosi ipogèi, che percorrono il sottosuolo e che sono stati la salvezza dei suoi abitanti durante la guerra. Molte di queste cavità naturali sono grandi cave di pietra, le celebri latomìe, la cui attività è documentata fin dall’epoca greca.
Patria del celebre scienziato Archimede, ospitò poeti e filosofi come Eschilo, Pindaro, Ibico, Senofonte e Platone. Conquistata dai romani, fu invasa, come tutto il Sud Italia, da Bizantini e Normanni, Aragonesi e Angioini, Spagnoli e Francesi …e nonostante le tante distruzioni, operate dalle guerre e dai devastanti terremoti, la città conserva importanti tracce del suo passato.
Il patrimonio storico-artistico
Impossibile descrivere l’enorme ricchezza del patrimonio storico-culturale, monumentale e archeologico di questa città, che è riuscita, grazie all’impegno e al dinamismo profusi soprattutto negli ultimi due decenni, a valorizzare le sue risorse senza danneggiare l’ambiente circostante.
Nel 2005 l’intero centro urbano e la Necropoli di Pantàlica sono stati dichiarati dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. La stratificazione culturale, architettonica e artistica rappresenta, infatti, una testimonianza unica dello sviluppo della civiltà mediterranea nell’arco di tre millenni.
La città conserva monumenti straordinari e unici al mondo, come la cattedrale della Natività di Maria Santissima, un vero e proprio “manuale vivente” di storia dell’architettura, che reca ben visibili tutte le stratificazioni che portano dal tempio dorico al rifacimento barocco, o il teatro del V secolo a.C., stupefacente per la sua compiutezza, che da più di 100 anni rivive grazie alle “rappresentazioni classiche” cui partecipano centinaia di migliaia tra studenti e turisti da tutto il mondo.
Siracusa ha saputo affrontare nel tempo l’elevato rischio e la sfida connessi alla valorizzazione delle sue risorse identitarie, riuscendo a sanare i guasti provocati prima degli anni duemila da politiche non rispettose dell’ambiente, governando l’innovazione e sapendo cogliere le opportunità che oggi l’hanno resa uno tra i poli d’eccellenza culturale più importanti del mondo.
La candidatura di Capitale Italiana della Cultura 2024
Il 19 ottobre scorso è stato presentato al Ministero per i Beni e le Attività culturali il dossier legato alla candidatura di Siracusa a Capitale Italiana della Cultura 2024: un lavoro corale, degno di per sé di un grande plauso, a prescindere dall’esito che avrà la selezione.
Per tutti gli elementi fin qui sinteticamente esposti, Eccellenze Italiane da quest’anno ha deciso di iniziare il proprio viaggio nella premiazione delle città eccellenti del nostro Paese proprio da Siracusa, una magnifica perla italiana.