Scarpe e calzature Artimondo. Calzature e calze: le tradizioni artigianali italiane spiccano il volo sul web
Alcuni dei più recenti dati sull’artigianato raccontano di un settore in crisi, di imprese che chiudono la propria attività a causa della difficile congiuntura economica. Eppure sono sempre più numerosi, in Italia, gli esempi di resilienza nel mondo delle micro imprese artigianali. Nel settore calzaturiero, per esempio, alcune realtà hanno rilanciato la propria produzione sviluppando sul web il proprio prodotto: grazie all’utilizzo dell’e-commerce continuano, oggi, a promuovere la qualità del made in Italy nel mondo e iniziano ad aprirsi a nuovo mercati. È il caso di tre grandi tradizioni nazionali legate alla calzatura e alla calza, che hanno intrapreso una fase di crescita proiettandosi nel mercato europeo con Artimondo, la rete della qualità che si propone con piattaforme web in Italia, Germania, UK, Francia e Spagna con oltre 600 imprese artigianali.
La scarpa italiana di qualità. Nelle Marche, più precisamente nel distretto calzaturiero situato tra Fermo e Macerata, operano tanti piccoli imprenditori, alcuni dei quali hanno iniziato a lavorare svolgendo la mansione di semplici operai. Oggi, nella più grande concentrazione in Italia di imprese calzaturiere, numerose imprese artigianali continuano a puntare sulla qualità del prodotto finale rappresentando la tradizione e l’esperienza maturata di un territorio che si identifica, da sempre, con la bellezza e la qualità dei materiali utilizzati nella realizzazione delle scarpe. Oltre alla lavorazione a doppia suola, che oggi poche imprese riescono ad eseguire, tali imprese garantiscono una particolare attenzione all’uso dei materiali: solette anatomiche in cuoio, tomaia e interno foderato in vera pelle. Qualità e bellezza “camminano” di pari passo anche sul web.
La pantofola che resiste al tempo. L’arte di creare le pantofole è, invece, una tradizione molto antica nel Trentino Alto Adige e, in particolare, nella zona del Sud Tirolo. Qui alcune famiglie, già in epoche lontane, cucivano in casa le pantofole, utilizzando i materiali più caldi per affrontare i rigidi inverni. Nacquero, così, le tipiche calzature in feltro prodotte con pura lana vergine. Si tratta di prodotti che, fino a qualche anno fa, trovavano uno sbocco “commerciale” solo all’interno dei negozi del territorio oppure in occasione delle fiere locali. Oggi le pantofole tirolesi (potschn, in dialetto tedesco) stanno conoscendo una seconda giovinezza grazie alla rete, non sono in Italia ma anche in Europa. È, infatti, possibile entrare in diretto contatto con la bottega dell’artigiano, senza alcun intermediario o facendo riferimento alle tradizionali reti di distribuzione, come in passato. La “calza in filo di Scozia” italiana. In tutta Italia sono presenti concentrazioni di imprese che garantiscono l’impiego dei migliori filati naturali. Basti pensare, in Piemonte, ad alcune realtà che propongono articoli in filo di Scozia, un prodotto resistente quanto confortevole, che ha proprietà traspiranti, antiallergiche e antibatteriche. Tali calze sono capaci di assorbire e disperdere meglio del cotone tradizionale la traspirazione naturale del corpo.
La lavorazione a cui viene sottoposto il cotone a tiglio lungo elimina le fibre più deboli. Il filo così prodotto non si “ritira” e si mantiene integro a lungo. Il tutto per un filato di origine vegetale che è completamente anallergico oltre che antibatterico. A differenza di molte varietà di prodotto presenti nei grandi centri commerciali, queste tradizioni hanno mantenuto un livello alto nella produzione usando materie prime certificate. Per questa ragione, molti artigiani hanno iniziato a valorizzare e promuovere le proprie eccellenze sul web per rivolgersi al grande pubblico. All’interno di Artimondo, il marketplace dell’artigianato di alta qualità, per esempio, gli utenti possono entrare in contatto diretto con la micro impresa artigianale ottenendo, al tempo stesso, un prodotto di qualità al giusto prezzo.
Fonte: Milano Today