Ciclismo italiano: 2016 chiude quadriennio olimpico ricco di successi internazionali
A Rio2016 il ciclismo italiano ha brillato con il prestigioso oro di Elia Viviani ed il bronzo di Elisa Longo Borghini e con gli altri azzurri protagonisti. Il 2016 chiude un quadriennio olimpico ricco di successi internazionali. Giro d’onore per le Eccellenze Italiane.
A Rio2016 il ciclismo italiano ha brillato con il prestigioso oro di Elia Viviani ed il bronzo di Elisa Longo Borghini e con gli altri azzurri protagonisti: dalla strada, con Nibali alla MTB con Fontana, Tiberi, Braidot e Lechner passando per la pista, con i quartetti donne e uomini. E la Nazionale paralimpica è diventata sempre più straordinaria con le 13 medaglie conquistate di cui 12 ai Giochi. Non soltanto. L’anno è d’oro anche per i giovani sia su strada che su pista: dall’iridato Filippo Ganna al plurititolato quartetto rosa juniores con il talento, su strada e pista, di Elisa Balsamo. Anche nel fuoristrada i giovani azzurri si sono fatti onore. La cerimonia ha premiato i 50 successi della stagione alla presenza del presidente Malagò, del presidente Di Rocco con la visita anche del Ministro dello Sport, Luca Lotti.
Un Giro d’Onore nel prestigioso Salone d’Onore del Coni per gli azzurri del ciclismo che hanno tenuto alto il tricolore nel mondo: è successo oggi alla presenza del presidente del Coni, Giovanni Malagò; del presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco; del presidente del CIP, Luca Pancalli
“Vi ringrazio a nome di tutto lo sport italiano – dice il presidente Malagò – tra tutte le federazioni quella ciclistica è l’unica ad avere una cerimonia come questa; una tradizione perché voi siete una confraternita, un piccolo Coni. Quest’anno sono particolarmente orgoglioso dei vostri successi: con voi ho vissuto momenti di felicità. Straordinari anche i giovani e le medaglie da loro conquistate segnale evidente che c’è un investimento nel futuro” conclude Malagò.
Per omaggiare gli azzurri del ciclismo anche il Ministro dello Sport, Luca Lotti che ha voluto applaudire i medagliati: “E’ un grande piacere essere qui e vedere che anche oggi si consegnano premi prestigiosi. Ho avuto la fortuna di conoscere Alfredo Martini e vi di averlo vissuto; prendo in prestito una sua frase “al lavoro, a pedalare”! dice il Ministro Lotti.
Un Giro d’onore, giunto alla sua 11^edizione dopo essere stato rispristinato dal presidente Di Rocco, che chiude un quadriennio olimpico ricco di successi per il ciclismo italiano in ambito internazionale.
“Chiudiamo un quadriennio olimpico di grandi successi internazionali in ogni categoria e disciplina – dice il presidente Di Rocco – Omaggiare al Salone d’Onore del Coni le eccellenze del ciclismo italiano vuol dire dar lustro alle sfide che il nostro ciclismo ha raccolto ed ha vinto. Sono ben 432 le medaglie che voi azzurri avete conquistato dal 2005, anno d’inizio del mio mandato, sino ad oggi e festeggiare i vostri successi continua a dare valore al ciclismo italiano, alle giovani categorie che sempre si distinguono a livello internazionale, alla nazionale di paraciclismo che ha di nuovo dimostrato di essere ancora una volta la nazionale di riferimento del settore e a tutta la vitalità del nostro sport” conclude Di Rocco.
Nel solo anno olimpico, l’Italia ha conquistato 50 medaglie (21 ori, 16 argenti, 13 bronzi) e nel quadriennio olimpico (dal 2013 al 2016) sono in tutto 177 le medaglie, un aumento rispetto al quadriennio 2009-2012 (163 medaglie) e a quello precedente, 2005-2008, dove i successi azzurri sono stati 92.
Dei successi della stagione, numerosi arrivano dai giovani a riconferma del grande fermento esistente nella categoria.
I giovani azzurri si sono distinti in modo impeccabile:
La strada
Nelle categorie juniores, l’Italia ha conquistato titoli iridati ed europei. Splende l’oro di Elisa Balsamo ai mondiali strada in linea (è anche argento europeo); brilla l’oro europeo di Lisa Morzenti (è anche argento mondiale a cronometro) con l’argento europeo di Alessia Vigilia nella cronometro, che, insieme all’argento a crono di Filippo Ganna (U23), oltre al bronzo di Andrea Vendrame (U23) nelle prove in linea, completano il successo della giovane Italia agli europei strada. Ai mondiali successo azzurro anche tra gli uomini U23 con il bronzo di Jakub Mareczko nella prova in linea.
La pista
Incetta di medaglie anche per gli azzurrini (uomini e donne) su pista sia nella competizione iridata sia in quella continentale. In grande evidenza il quartetto rosa juniores (Elisa Balsamo, Martina Stefani, Chiara Consonni e Letizia Paternoster) che sono riuscite a conquistare il titolo europeo e mondiale della specialità. Non solo. Letizia Paternoster è anche la campionessa mondiale ed europea della corsa a punti e la regina europea dello scratch. Talento e dedizione, su strada come su pista, anche per Elisa Balsamo che dopo l’oro europeo nella disciplina olimpica dell’omnium ha conquistato, nella stessa disciplina, il tetto del mondo. Il lavoro del DT, Dino Salvoldi ha raccolto i suoi frutti nelle discipline veloci: Martina Fidanza e Gloria Manzoni (quest’ultima argento anche nel keirin), sono le ruote d’argento della velocità a squadre, sia agli europei che ai mondiali. Successi anche dal settore maschile con gli junior Matteo Donegà, argento nella corsa a punti e Moreno Marchetti, bronzo allo scratch.
E sempre di giovani si parla quando, lo ha raccontato la pista londinese, dopo 40 anni Filippo Ganna ha riportato l’oro mondiale nell’inseguimento individuale (tra gli élite nonostante i suoi vent’anni). A lui anche l’oro, nella stessa disciplina, agli europei (tra gli U23) e l’argento agli europei élite.
Straordinaria la sinfonia suonata dai quartetti donne e uomini, gli stessi che per organico hanno poi partecipato ai giochi Olimpici di Rio, agli europei U23 ed élite.
Simone Consonni, Ganna Filippo, Lamon Francesco, Davide Plebani e Michele Scartezzini gli azzurri dell’inseguimento a squadre che, a rotazione e guidato in modo impeccabile dal CT Marco Villa, ha conquistato la medaglia d’argento europea tra gli U23 ed élite e vissuto la straordinaria esperienza olimpica. Ottimo anche il lavoro del CT Dino Salvoldi che con Elisa Balsamo, Simona Frapporti, Tatiana Guderzo, Francesca Pattaro, Silvia Valsecchi ha conquistato uno splendido oro europeo nell’inseguimento a squadre donne élite. Non solo. Nella disciplina olimpica si sono distinte anche le azzurre U23 Martina Alzini, Claudia Cretti, Maltese Michela, Francesca Pattaro e Maria Vittoria Sperotto conquistando l’argento della rassegna continentale. Successo tra le donne U23 anche per Rachele Barbieri, campionessa europea allo scratch.
Il Fuoristrada
Anche nel fuoristrada splendono i successi dei giovani: l’oro mondiale della junior Alessia Missiaggia (DH), vincitrice anche della classifica finale del Circuito Europeo, il bronzo mondiale MTB-XCO della giovane Martina Berta (vincitrice anche della classifica finale XCO UCI Series), e l’oro europeo del talento U23 Chiara Teocchi (XC). Non mancano altri successi di giovani azzurri nella classifica finale del Circuito Europeo DH con la junior Beatrice Migliorini (argento) e con l’allievo Giacomo Masiero (argento).
Successi e applausi anche per le donne élite Anna Oberparlaiter, bronzo nell’eliminator e per Veronika Widmann, vincitrice del Circuito Europeo DH.
Gli azzurri che il mondo ci invidia…
Sono loro: Elia Viviani, oro olimpico nell’omnium; Elisa Longo Borghini, bronzo olimpico su strada e le azzurre della Nazionale strada donne élite (Giorgia Bronzini, Elena Cecchini, Tatiana Guderzo), Vincenzo Nibali e tutta la nazionale strada uomini élite (Fabio Aru, Diego Rosa, Damiano Caruso, Alessandro De Marchi), insieme ai quartetti azzurri uomini (Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon, Liam Bertazzo, Michele Scartezzinj) e donne (Beatrice Bartelloni, Simona Frapporti, Tatiana Guderzo, Francesca Pattaro, Silvia Valsecchi) e alla Nazionale MTB-XCO (a Rio per la prima volta nella storia con tre uomini), Marco Aurelio Fontana, Andrea Tiberi, Luca Braidot ed Eva Lechner. Un giro d’onore per loro e per aver portato il ciclismo italiano sotto i riflettori del mondo interno nella competizione più ambita da ogni atleta.
Tra i premiati anche l’azzurro Moreno Moser primo bronzo a cronometro agli europei strada che dal 2016 sono stati aperti anche alla categoria élite.
I fiori all’occhiello della Federciclismo
Ed anche questi sono gli azzurri del paraciclismo che il mondo ci invidia dopo aver riconfermato la loro supremazia a Rio2016 conquistando ben 12 medaglie (di cui 6 ori, 2 argenti, 5 bronzi): Alex Zanardi (oro crono, argento in linea cat.H5), Luca Mazzone (oro crono, argento in linea cat. H2), Vittorio Podestà (oro crono cat. H3), Paolo Cecchetto (oro in linea cat. H3), Giancarlo Masini (bronzo in linea cat. C1), Francesca Porcellato (bronzo strada e crono cat. H3), Andrea Tarlao (bronzo strada cat.C5), Fabio Anobile (bronzo in linea cat. C3). Straordinari i tre azzurri Zanardi, Mazzone e Podestà, già iridati nel Team Realy, hanno coronato il loro sogno conquistando l’oro olimpico nella specialità. Su pista, l’azzurro Fabio Anobile ha conquistato l’argento nello scratch (cat.C1-2-3).
Un giro d’onore anche per la Nazionale U23, terza nella Classifica di Coppa Nazioni U23, e per la Nazionale Donne Juniores, seconda nella classifica di Coppa Nazioni di categoria. Non poteva mancare anche la premiazione per l’Italia, terza nella classifica per Nazioni dell’ UCI World Ranking e per Sonny Colbrelli, terzo nella classifica individuale dell’UCI Europe Tour dove l’Italia ha conquistato il secondo posto nella classifica per Nazioni.
Tra i premiati anche i vincitori della Coppa Italia Strada Elite/Professionisti: Bardiani – CSF come team vincitore; Sonny Colbrelli, come vincitore della Classifica individuale e Gianni Moscon, come vincitore della Classifica Giovani.
Per il prezioso lavoro che svolgono con gli Atleti, il Settore Tecnico e le Società, un Giro d’Onore anche per il Coordinatore delle Nazionali, Davide Cassani, per i Commissari Tecnici Dino Salvoldi, Marino Amadori, Marco Villa, Hubert Pallhuber, Roberto Vernassa, Fausto Scotti e Mario Valentini e per i loro collaboratori tecnici.
Fonte:Tutto Bici